La Bulgaria per favorire l’ingresso di aziende straniere ha, ormai da anni, notevolmente abbassato la tassazione di persone fisiche e società introducendo un’unica aliquota tra le più basse d’Europa; tuttavia ha dovuto necessariamente cominciare a tassare i consumi per rimpinguare le casse dello stato attraverso strumenti fiscali come le accise che colpiscono il bene al momento della produzione o all’entrata dello stesso nel territorio nazionale; i beni in oggetto sono prodotti alcolici, tabacco e suoi derivati, prodotti energetici ed elettricità, automobili, caffè e derivati.

Da tenere in opportuna considerazione che lo Stato bulgaro ha firmato con l’Italia, il 21 settembre 1988, un accordo con l’Italia per evitare le doppie imposizioni; inoltre non risultano a tutt’oggi accordi per le verifiche fiscali simultanee.

Il sistema fiscale in Bulgaria ha subito un enorme cambiamento dal 1° Gennaio del 2007, momento in cui è entrata a far parte dell’Unione Europea.

Anche se non è ancora entrata a far parte dell’unione monetaria, al fine di ridurre rischi di svalutazioni del Lev,il 27 novembre del 2008 il governo ha deciso di mantenere un tasso di cambio fisso tra la moneta unica europea ed i Lev fissato a 1,95583 (Lev per Euro).

Dati riguardanti la tassazione delle persone giuridiche:

A partire dal 2008 si è vista una totale inversione di tendenza nel tipo di tassazione;è infatti stato abbandonato il sistema di tassazione progressivo con aliquote che andavano dal 20 al 24% ed è stata introdotta una Flat Tax unica del 10%.
La tassazione delle persone giuridiche è stata regolatamentata nel 2007 con il Corporate Income Tax Act. 
L'imposta è dovuta da tutte le società ed altri enti (per le loro attività commerciali) residenti in Bulgaria per i redditi ovunque prodotti e dalle stabili organizzazioni di società non residenti per i redditi prodotti nel paese. 
Determinazione dell’imponibile e trattamento fiscale.

La base imponibile è determinata sui principi contabili stabiliti dalla legge relativamente a profitti/perdite; le piccole e medie imprese possono applicare, per la redazione del bilancio di esercizio, specifici standard nazionali, oppure in opzione i principi dettati dall’International Finanacial Reporting Standard (IFRS). Alcune particolari società, come le Banche e le Compagnie Assicurative, sono obbligate ad applicare i principi IFRS.

Le plusvalenze realizzate da una società sono considerate ricavo a tutti gli effetti e tassate con la Flat Tax al 10%. Da notare che la plusvalenza da titoli non sarà soggetta a tassazione se le azioni risultano essere provenienti da società quotate. Assets distribuiti come divindendi sono invece valutati al valore di mercato, ed ogni plusvalenza da questi generata sarà soggetta a tassazione.

I dividendi pagati da compagnie bulgare ad azionisti stranieri e ad individui residenti saranno soggetti ad una ritenuta a titolo di imposta del 5%.La distribuzione di dividendi inter company tra compagnie bulgare, ed i dividendi ditribuiti da residenti in Unione Europea (EU) o nell’Area Economica Europea (EEA) (ad eccezione di speciali finalità di società di investimenti o in caso di “distribuzione occulta di profitti”), non sono inclusi nella base imponibile della società beneficiaria.Non esiste invece una regolamentazione specifica per il trattamento dei dividendi in azioni.

I profitti e le perdite derivanti dalle variazioni dei tassi di cambio di valute vanno riportati nei rispettivi conti di costo e di ricavo e partecipano alla determinazione del reddito.

Gli utili derivanti da soggetti giuridici residenti al di fuori della Bulgaria e quelli derivanti da filiali non residenti in Bulgaria sono inclusi nella base imponibile, indipendentemente dal fatto che tali utili siano soggetti a tassazione all'estero. Gli utili non distribuiti di controllate estere di società residenti in Bulgaria non sono soggetti a tassazione.

Ai fini fiscali l’ammortamento puo essere calcolato secondo il metodo a quote costanti. La normativa in tema di contabilità permette alle società bulgare di generare un piano di ammortamento per ogni bene materiale ed immateriale in base al metodo scelto dalla compagnia. Ai fini fiscali i cespiti sono suddivisi nelle seguenti sette categorie:

  1. Edifici, costruzioni ed attrezzature industriali, impianti, infrastrutture di trasporto (tasso max. 4%);
  2. Macchinari, impianti di produzione, apparecchiature (tasso max. 30/50%);
  3. Veicoli industriali (eccetto automobili) (tasso max. 10%);
  4. Macchine d’ufficio elettroniche, periferiche, software e diritti, telefoni cellulari (tasso max. 50%);
  5. Automobili (tasso max.25%);
  6. Immobilizzazioni immateriali a lungo termine con limitazioni al periodo d’uso (tasso max. 33%);
  7. Altre immobilizzazioni (tasso max 15%).

Il deprezzamento (o svalutazione), inteso come una modifica del prezzo di vendita (ad es. acquisizione di materie prime ad un costo più basso), non è espressamente regolato ai fini fiscali.

Ai sensi del diritto fiscale Bulgaro non è invece possibile l’ammortamento dell’Avviamento.

Gli interessi passivi sono rilevati come oneri deducibili, soggetti alla normativa fiscale bulgara in tema di sottocapitalizzazione.

Per quanto riguarda i Gruppi di Società non è consentito ai fini fiscali il consolidamento, ossia ogni società che ne fa parte dovrà pagare individualmente i debiti tributari generatisi nell’anno solare. In merito al Trasfer Pricing, la Bulgaria segue le linee guida OCSE (“Transfer Pricing Guidelines for Multinational Enterprises and Tax Administrations”) approvate dal Consiglio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in data 22 luglio 2010 al fine di limitare il processo di trasferimento di utili da paesi ad elevata fiscalità verso paradisi fiscali.

L’aliquota IVA standard è del 20%; vi sono tuttavia alcuni beni e servizi( come i servizi turistici a cui si applica un tasso ridotto del 9%. Alcune attività hanno aliquota pari a zero, come ad esempio le forniture intracomunitarie, l’esportazione di beni al di fuori dell’unione europea, il trasporto internazionale di beni (trasporto da e verso paesi che non fanno parte dell’unione europea).

Altre attività sono esenti IVA senza il diritto ad un credito, inclusa la compravendita di alcuni terreni, la locazione di proprietà residenziali a persone fisiche, i servizi finanziari, assicurativi, di istruzione, sanitari ed il gioco d’azzardo.